L’orologio sulla Torre!
La torre civica è di origine medioevale e risale al XIII. Addossata al Palazzo Vescovile ha la pianta quadrata di circa 6.50 m di lato ed è alta circa 38 m.
Sulla sua facciata, nel 1200, furono dipinte, da Bartolomeo di Bindo e Bruno di Giustino, le figure di Pietro del Monte e degli Ubaldini considerati traditori di Città di Castello. L’affresco fu cancellato nel 1474 da Luca Signorelli che vi dipinse una Madonna con Bambino tra San Paolo e San Girolamo. L’opera fu danneggiata dal terremoto del 1789 e oggi resta solo la parziale figura di San Paolo conservata nella Pinacoteca Comunale.
Lo sapevi che…
Sempre su questa torre, il 13 luglio 1397, fu posto il primo orologio pubblico della città, realizzato da Matteo di Vanne e dal figlio, e fu rimosso quasi subito perché i due artigiani, non avendo ricevuto il compenso pattuito, lo trasferirono a Palazzo Malatesta di Sansepolcro, loro città natale.
La funzione della torre cambiò nel corso dei secoli: da baluardo di difesa per cui era stata costruita, divenne in seguito carcere fino alla seconda metà dell’Ottocento.
Nel Novecento la torre venne utilizzata come deposito per l’olio e il petrolio per alimentare i lampioni della città, mentre al piano terra già dal 1894 Ermete Arcaleni (foto) aveva aperto la sua bottega di arrotino, che di padre in figlio durerà fino al 1960.
I piani superiori furono adibiti a colombaia e durante la seconda guerra mondiale nella torre si insediò un punto di avvistamento della Difesa Contraerea Territoriale.
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