Logge Palazzo Bufalini – Piazza Matteotti

Fili sottili in città

A Città di Castello si trovavano numerose filande, ovvero le fabbriche in cui si dipanavano i bozzoli dei bachi da seta.

In questo modo dal bozzolo si ricavavano fili e matasse.

Il lavoro legato alla filatura della seta all’inizio del 1800 era una delle principali risorse della città, e in questo lavoro erano impiegate molte persone.

Uno dei quattro opifici in cui si lavorava la seta apparteneva a Francesco Scarafoni, e si trovava nell’ambito del complesso di Palazzo Vitelli alla Cannoniera, che in quegli anni era di sua proprietà.

Un’altra filanda viene citata nei pressi della Palazzina Vitelli a Sant’Egidio, mentre una delle più importanti si trovava nell’attuale via dei Lanari, dove all’epoca scorreva scoperto il torrente Scatorbia, ed era proprietà di Giosuè Palazzeschi.

Questa filanda divenne molto importante e diede lavoro a più di cento operai, ed inviava seta filata a Lione e a Londra.

Lo sapevi che…

Il baco da seta veniva allevato in molte case di campagna della nostra zona.

Una volta formati i bozzoli, venivano portati in vendita al mercato dei bozzoli di Città di Castello, che si svolgeva negli anni ‘60 sotto le Logge di Palazzo Bufalini. Il mercato dei bozzoli si svolgeva a giugno. 

Gioca con Artea!

Segui il percorso dei fili in città!

CALZEDONIA

BENETTON INTIMO

LA VETRINA SUL CORSO

INTIMISSIMI

TENTAZIONI

Prendi un pezzo di filo di fronte ad ogni vetrina dei luoghi indicati e, utilizzando solo dei nodi, decora un angolo di città con il lungo filo ottenuto. Poi scattagli una foto e condividila con Artea!

https://www.instagram.com/artea_didattica/